OSSIGENO
OZONO
TERAPIA

Lun - Ven 8.00 - 20.00 l Sab 8.00 - 13.00

Ossigeno Ozono Terapia

L’ozonoterapia è una pratica medica in uso in molte Nazioni, soprattutto in quelle a grosso sviluppo industriale. L’ozonoterapia viene usata per molte malattie e soprattutto dove le terapie convenzionali non danno i risultati sperati.

USI TERAPEUTICI DELL’OZONO

L’uso dell’ozono in medicina è dettato da due considerazioni generali, una basata sul fatto che l’ozono ha effetti diretti e indiretti sul metabolismo e l’altra sul fatto che ha effetti biologici.

EFFETTI DELL’OZONO SUI METABOLISMI

Accelerazione dell’utilizzo del glucosio da parte delle cellule per aumentata glicosi che aumenta la disponibilità di ATP nelle cellule e quindi nei tessuti, soprattutto quello nervoso; intervento nel metabolismo delle proteine per la sua affinità con i gruppi sulfidrilici, reagendo così con gli amminoacidi essenziali come la metionina e il triptofano oppure con la cisteina che contiene zolfo; reazione diretta con gli acidi grassi insaturi che vengono trasformati in composti idrosolubili.

EFFETTI BIOLOGICI DELL’OZONO

Nell’applicazione topica si ha disinfezione e azione diretta trofica. per la formazione di perossidi si ha un effetto antibatterico ed antivirale sistematico. Il meccanismo antisettico è simile a quello che l’organismo utilizza abitualmente con la formazione, da parte dei leucociti adibiti alla fagocitosi batterica, di una molecola a proprietà antiossidante, simile a quella dell’O3, cioè H2O2.

L’effetto germicidia dell’ozono dipende soprattutto dalla presenza di acqua e dalle basse temperature. Inoltre ha una grossa capacità di inattivare i virus (azione virustatica) rendendoli incapaci di aderire con i recettori cellulari sulla cellula bersaglio e quindi di replicarsi. Se l’ozono ha un’azione virustatica per i virus, nei riguardi dei batteri e in particolare i gram + presenta un’azione battericida e soprattutto diretta.

A livello dei globuli rossi si ha un aumento della loro deformabilità riducendo la viscosità ematica globale ed aumento del 2,3-difosfoglicerato (responsabile della cessione di O2 da parte dell’emoglobina ai tessuti) che ha, come fine ultimo, un netto miglioramento dei trasporto di O2 e quindi un’azione reologica.

ACQUA OZONIZZATA

L’acqua ozonizzata ha un effetto ossidante riuscendo così a rimuovere molti invasori, inclusi gli streptococco che causano il dolore. Per curare chi ha la gastrite o l’ulcera (è un killer dell’helicobacter). Colite, malattie croniche dell’intestino crasso, duodeniti. Sciacqui della vescica nelle cistiti croniche. Lavaggi vaginali per infezioni. Si può usare l’acqua ozonizzata per curare ferite e funghi. Se ne può fare terapia per bocca, denti, stomatiti, parodontosi…

BAGNO OZONIZZATO

Il Bagno ozonizzato trova numerose indicazioni per le patologie dermatologiche, metaboliche e vascolari. Ha portato un notevole contributo anche alla Medicina Estetica. In apposito bagno turco viene fatta gorgogliare aria ozonizzata. L’ossigeno nascente pentra attraverso la cute sino agli strati più profondi dei tessuti; da qui, una parte viene condotta nella circolazione sanguigna e linfatica. Inoltre le bollicine di Ozono continuamente pervengono alla superficie corporea, immersa, determinando effetti stimolanti soprattutto di natura vasoattiva. Si ha, infatti, dilatazione dei capillari e spremitura dei vasi venosi con aumento della velocità circolatoria periferica e con conseguente migliorato trofismo cellulare.

OZONOTERAPIA NELLE PATOLOGIE

Trale numerose patologie che si possono giovare dell’uso dell’ozonomedicale citiamo:

  • Patologie da carente apporto di ossigeno, come nei problemi di circolazione arteriosa (es. arteriosclerosi) o venosa (es. ulcere flebostatiche), ulcere da decubito dove, all’azione trofica e di riepitelizzazione della autoemoterapia maggiore, si associa l’uso dei sacchetti che hanno effetto topico disinfettante. (Maculopatia diabetica, Maculopatia ischemica, Maculopatia retinica degenerativa senile)
  • Malattie croniche. L’autoemoterapia maggiore trova indicazione nei pazienti defedati perchè affetti da malattie croniche (broncopneumopatie ostruttive, diabete, ecc.) oppure perchè di età avanzata.
  • Decorso post-operatorio. L’uso della autoemoterapia maggiore ha ridotto del 40% i giorni di convalescenza dopo interventi altamente demolitivo. Per evitare i fenomeni degenerativi legati all’invecchiamento: disordini della circolazione del sistema nervoso centrale e periferico; disordini della circolazione periferica.
  • Lesioni della pelle: piaghe da decubito e gangrene diabetiche, Ulcus cruris, funghi e parassitosi
  • Trattamento della cellulite
  • Malattie su base autoimmunitaria: Lupus eritematoso sistemico, eritema nodoso, malattie virali su base autoimmunitaria (epatiti A, B, C), immuno deficienze su base ignota, Herpes zooster e simplex
  • Malattie dell’intestino: proctiti, coliti, rettocolite ulcerosa, fistola anale
  • Malattie gastriche: gastriti da Elicobacter pilori, esofagiti
  • Malattie del sistema scheletrico. Al primo posto ci sono le ernie e le protrusioni discali, che possono essere disidratate e quindi rientrare in sede con punture intramuscolari paravertebrali eliminando così la causa del dolore. Le ernie possono essere a livello cervicale, toracico, lombare e possono essere singole o multiple. Il soggetto già dopo pochissime sedute ha la scomparsa del dolore e può riprendere la propria normale attività lavorativa. Le coxo-artrosi e le gonartrosi possono essere curate, quando la degenerazione non è imponente, con punture intra-articolari di ossigeno-ozono.